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lunedì 19 marzo 2018

Per la Sostenibilità del territorio. Assemblee e impegno

Come era facile prevedere a "boutade" elettorale conclusa, ripensando al Gattopardo e al "tutto cambi perchè nulla cambi", la delibera del CIPE che, pare, si suppone, approvi il "mostro d'asfalto" nel Parco del Ticino, ancora non è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, e la crisi economica che ha colpito l'Italia dal 2007 con conseguente, riduzione dei volumi di traffico, non è stata ancora superata, nonostante l'impegno del Governo Gentiloni e ad oggi non è ancora presente nessun governo.

L'altra vicenda presente nell'agenda politica degli ecologisti è la costituzione di un Parco Metropolitano Milanese, non solo per "stare al passo con la storia", ma per fermare e derubricare il rischio di una discarica nel Parco del Roccolo e per portare a compimento nel concreto la chiara e netta volontà degli abitanti del territorio.


Corre l'obbligo e il dovere, con onestà intellettuale, di ricordare che le responsabilità sono tutte in capo a Regione Lombardia, che con la la legge Regionale 32 del 2015
Art. 3
(Disposizioni relative alle funzioni trasferite alla Regione)
1. Sono trasferite alla Regione le funzioni già conferite alla Provincia di Milano nell'ambito delle materie agricoltura, foreste, caccia e pesca, politiche culturali, ambiente ed energia, di cui all'allegato A.
avoca a se le competenze in tema di Ambiente, istituzione Oasi e caccia e pesca.

Corre anche il dovere di ricordare come le amministrazioni dei comuni del Parco del Roccolo, per quanto a prese di posizione pubbliche si dicono contrarie, ma una, Casorezzo, continua a mantenere in agenda l'assurdo e inutile progetto di una circonvallazione del paese (ricordiamo che c'è traffico per circa 15 minuti al mattino e altri 15 la sera, ma che è un traffico determinato dall'assenza di mezzi pubblici da e per Milano, Magenta e Legnano);
Arluno che se ben impegnata in alcuni progetti, per il resto, nel periodo in cui ha avuto la responsabilità gestionale del Parco del Roccolo, non ha avviato progetti di tutela ambientale e di valorizzazione territoriale con turismo ambientale, cosa che, e qua il pubblico ringraziamento, hanno provveduto a fare in piccolo, tanti cittadini e anche alcune associazioni;
sottolineiamo per quel che concerne la "consapevolezza di luogo" ha fatto di più una corsa podistica (sotto la pioggia) che l'ente parco.

Un altra considerazione sui comitati che da sempre sosteniamo ma che, per onestà intellettuale, dobbiamo dire, non sono tutti uguali, e alcuni ci lasciano al quanto perplessi, come alcune iniziative da loro promosse, più antiecologiste che di tutela dell'ambiente, come quella con i cacciatori e con una discussa band o meglio dei discussi componenti che fanno capo alla parte politica che vorrebbe imporre la discarica.

Con pazienza e sincerità, continuiamo il cammino, illuminati dalle parole di fiducia e speranza di Papa Francesco e della Sua Enciclica "Laudato si", dove il suo parlar di Ecologia Integrale, è molto simile alla nostra idea di "Ecologia Sociale", ovvero dove viene esplicitato che non ci puà essere tutela dell'ambiente e del creato senza tutelare anche l'uomo e contrastare le disuguaglianze sociali; parole che nel concreto le vediamo quotidianamente, dove l'assurdo supera la realtà; dalle polemiche costruite ad arte sui sacchettini (mentre nessuno ha parlato degli aumenti autostradali), dove la sensibilità ambientale ha pagato dazio alla crisi economica, e per alcuni usi e costumi pare di essere tornati ai primi anni '90 del secolo scorso.

Con pazienza e sincerità, ancora al servizio delle genti del Ticino, da Abbiategrasso a Legnano, per dire che la conversione ecologica, un nuovo paradigma che consideri il ciclo produttivo nel suo insieme, dalla produzione, il reperimento delle risorse, fino alla trasformazione e consumo, devono essere considerati nel loro complesso, per l'Impronta Ecologica che determinano;
vogliamo mezzi pubblici e che siano messi a sistema e che siano fruibili, esempio, i bus a chiamata come a Milano e come nella campagna inglese, vogliamo che la riduzione della produzione dei rifiuti, comprenda anche un riciclo virtuoso, e quindi, non vogliamo autostrade nel Parco del Ticino, non vogliamo discariche nel Parco del Roccolo.

SalutandoVi
condividiamo le parole di Domenico Finiguerra pubblicate su fb e che stanno portando a un bel dibattito serio e costruttivo, come la storia ci chiede.
RIUNIRE GLI ECOLOGISTI E I CIVICI
Ci vorrebbe un movimento, uno spazio, un campo che unisca gli ecologisti e le realtà civiche che oggi non hanno alcun riferimento politico nazionale, che si sono sentiti orfani alle ultime elezioni, che hanno votato il meno peggio.
L'Italia, un paese dove la natura, l'arte e la bellezza sono quotidianamente massacrate e minacciate, dove la salute dei cittadini è messa in pericolo da veleni e inquinamento, dove il profitto viene prima dei diritti delle persone riconosciuti dalla nostra costituzione, ha bisogno di un vero movimento ecologista, civico e per la giustizia sociale.
Dobbiamo riprovarci ancora.



Ecologisti del Ticino

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