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mercoledì 4 dicembre 2013

basta inceneritori in Lombardia. una storica battaglia ecologista vede finalmente una importante vittoria

finalmente!!
dopo la vittoria NO ELCON di Castellanza, ultima in ordine di tempo, e le altre battaglie per l'aria pulita e la riduzione dei rifiuti, finalmente una buona notizia. 
certo, conoscendo la politica, soprattutto quella lombarda, non si può mai abbassare la guardia, ma pare comunque un buon risultato;
sotto, riportiamo il comunicato stampa del movimento cinque stelle che ha saputo portare avanti la storica battaglia contro gli inceneritori
Da Ecologisti siamo contenti di questo, anche se, come potete leggere, i cinque stelle da novizi della politica, hanno un po' le idee confuse sulle strategie di uscita, ma poco male, oggi li ringraziamo e speriamo che questo loro impegno prosegua per il bene dei cittadini

dal sito personale di Gianmarco Corbetta; e questo la dice lunga sulla capacità e volontà democratica o, se volete, sui resti nocivi e dannosi del "berlusconismo" che hanno portato alla "personalizzazione" della politica, a scapito della sfera collettiva e pubblica.
COMUNICATO STAMPA
Oggi il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato definitivamente una risoluzione – nata per iniziativa del movimento cinque stelle – che prevede la dismissione di parte del parco inceneritori lombardo, stante il forte squilibrio previsto nel prossimo futuro tra la capacità di incenerimento presente nella nostra regione e la produzione lombarda di rifiuti urbani residui. Le sollecitazioni del Movimento per un piano di dismissione degli impianti hanno convinto le forze politiche e la risoluzione che ne è scaturita, dopo un lungo lavoro di mediazione, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio.
Gianmarco Corbetta, consigliere del movimento cinque stelle Lombardia, dichiara: “Siamo più che soddisfatti per il risultato ottenuto a cui hanno contribuito tutte le forze politiche presenti in Regione. Si tratta di un provvedimento che segnerà una svolta storica nella gestione dei rifiuti in Lombardia (e, come naturale conseguenza, in tutta Italia). L’aver puntato pesantemente per decenni sull’incenerimento è costato alla nostra regione il primato della raccolta differenziata: eravamo primi 20 anni fa, ora siamo stati superati da Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Piemonte ma potremmo perdere anche il quinto posto in classifica a beneficio della Sardegna e delle Marche! Finalmente con questo provvedimento si volta pagina: dopo il trentennio degli inceneritori, si può aprire l’epoca della raccolta differenziata spinta e del recupero di materia dai rifiuti, a tutto beneficio dell’ambiente e della salute dei cittadini.”
Ora spetta alla Giunta regionale individuare i tempi e i modi per attuare il piano di dismissione. I criteri per individuare gli impianti da chiudere sono contenuti nel provvedimento appena approvato in Consiglio: si partirà dai meno efficienti sotto il profilo ambientale. “Legambiente – prosegue Corbetta – ha appena pubblicato un dossier sul tema della dismissione degli impianti lombardi: emerge chiaramente che l’inceneritore di Desio è il più inquinante di tutti per quanto riguarda le polveri sottili. Per Legambiente i primi da chiudere sono quelli di Desio, Busto Arsizio (VA), Parona (PV) e Cremona. Credo che la chiusura di Desio in tempi brevi sia nell’ordine naturale delle cose, i sindaci di centro-sinistra che hanno recentemente approvato il folle piano industriale di Bea (che prevede il potenziamento e il prolungamento in vita per altri 18 anni dell’impianto) escano dal sonno della ragione in cui sono caduti da troppo tempo”.

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